All’apparenza, ancor prima di aprirli, sembrerebbero dei sassi dalla forma irregolare. Nello specifico, però, stiamo parlando dei cosiddetti limoni di mare, chiamati anche uova di mare (nome scientifico Microcosmus sabatieri o Microcosmus vulgaris). Si tratta di uno dei frutti di mare probabilmente meno conosciuti al grande pubblico, appartenente alla famiglia delle Pyuridae e particolarmente diffuso nelle temperate acque del Mediterraneo, ma presente anche nei mari più rigidi della Francia del Nord, della Gran Bretagna e della Norvegia.
Lo si trova, nella maggior parte dei casi, dove il fondale è basso, prevalentemente sabbioso, a una profondità compresa tra i 30 e i 300 metri. Spesso si attaccano in grandi quantità alle pietre o al substrato del fondale marino, il che rende la loro raccolta particolarmente complicata.
Il sapore del limone di mare
Il limone di mare è un frutto di mare poco noto, almeno al grande pubblico, ma molto apprezzato da chi ama sapori intensi e aciduli. Di questo frutto si mangia la sacca gialla interna, contenente le viscere dell’animale (di fatto, l’intestino è l’unica parte edibile). Il suo colore giallognolo e il sapore forte, tra l’aspro e l’acidulo, spiegano il nome comune di « limone di mare ».
Proprietà nutritive del limone di mare
Il limone di mare, lungo dai 5 ai 10 centimetri, è un alimento ipocalorico (circa 85 calorie per 100 grammi), ricco di proteine (12 grammi per 100 grammi di prodotto) e antiossidanti, con una bassa percentuale di lipidi e grassi.
Essendo un frutto di mare filtratore, è preferibile consumarlo previa cottura, che deve essere delicata e veloce per non alterarne sapore e consistenza. In Francia, soprattutto nel Sud, è utilizzato per la preparazione della Bouillabaisse, mentre in Italia, nelle zone di pesca (in particolare in Puglia, dove è chiamato taratuffo o spuenzo), uno degli abbinamenti migliori è con gli spaghetti.
Il costo del limone di mare
Non è un prodotto molto diffuso e si trova solo nelle pescherie o nei mercati del pesce più forniti. Il prezzo varia a seconda della stagione e della disponibilità, ma generalmente si aggira sui 25-30 euro al chilo.